11 Dicembre 2023
Casa, ecco i nuovi trend
Nella nuova survey “Le tendenze in atto nella ricerca della casa” l’Ufficio Studi Gabetti, grazie a un questionario di 20 domande somministrato alla rete franchising del Gruppo Gabetti, a cui hanno preso parte 200 agenzie affiliate, fa il punto sui nuovi trend del mercato residenziale nel 2023.
- Per il 61%, gli acquirenti tipo sono famiglie, per il 29% giovani coppie, mentre solo per il 10% sono single.
- Secondo gli affiliati intervistati, la domanda di abitazione è stabile per il 41% e soltanto il 18% risponde essere in aumento. L’offerta di abitazione, invece, risulta in diminuzione per il 43%.
- Per il 90% del panel gli acquisti di immobili residenziali ha riguardato la prima casa: tra questi per il 67% l’ha acquistata per la prima volta e per il 23% per sostituzione, mentre per l’8% come seconda casa per uso personale e per il 2% a fine di investimento.
- La necessità di avere un vano in più, che per il 78% rappresenta la ragione principale per la sostituzione dell’abitazione.
- Più della metà degli affiliati sostiene che l’acquisto di abitazione si è orientato verso la tipologia di immobile “appartamenti in contesti condominiali” (79%). Per l’11% gli acquirenti hanno preferito una casa unifamiliare indipendente, per il 4% una villa indipendente e per il 3% una soluzione bifamiliare.
- A livello di taglio dimensionale, gli immobili più ricercati sono stati i trilocali (per il 66% del campione) in crescita dell’8%, seguiti dai quadrilocali (per il 25%), a conferma di quanto i tagli con un vano in più siano sempre più richiesti. In grandi città, come Milano, il taglio dimensionale più transato è tra i 50 e gli 85 mq.
- Come stato manutentivo, si preferiscono di poco gli immobili da riqualificare (per il 45%) rispetto a quelli già riqualificati (per il 44%), mentre solo per l’11% del campione gli acquirenti hanno invece optato per un immobile di nuova costruzione.
- Il 15% dichiara che, tra i motivi che hanno spinto gli acquirenti a sostituire la prima abitazione, vi è l’ottenimento di una classe energetica più elevata.
- Il 35% degli affiliati ha inoltre risposto che le famiglie hanno una buona consapevolezza dei benefici di una classe energetica più elevata.
- Il 64% dei rispondenti alla survey ha dichiarato che l’aumento dei tassi ha causato una frenata da parte dei potenziali acquirenti nell’acquisto di abitazioni.
- Altri fattori percepiti come rischiosi per l’andamento delle compravendite riguardano l’aumento dell’inflazione (37%), seguiti dall’aumento dei costi dei materiali edili per le nuove costruzioni e ristrutturazioni (36%), dalla diminuzione dell’offerta degli immobili (27%) e dall’aumento del costo dell’energia (6%).
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